L’area oggetto dell’intervento costituisce una delle dolci ondulazioni dell’anfiteatro morenico lacustre. Di forma pressoché circolare l’appezzamento si trova al limite sud dell’abitato di Colà di cui fa parte anche l’ormai fatiscente casa colonica; il terreno di pertinenza si estende per svariati ettari attorno alla collina sistemata a gradoni.
L’ambito oggetto del PUA si trova sulla parte alta del rilievo collinare a confine di Via Croce angolo Via Monte; il comparto è costituito da una zona residenziale, su cui insiste un edificio pericolante di scarso valore architettonico non più funzionale alla conduzione del fondo agricolo di un tempo, da una zona destinata a servizi e da una porzione di territorio agricolo.
Il paesaggio, facente parte di un più ampio sistema ambientale, è fortemente caratterizzato e contraddistinto da alcuni elementi naturali-ambientali consolidati nel territorio, tali elementi si possono chiaramente identificare in: due imponenti filari di cipressi e ulivi che delineano dei segni importanti sul territorio, il primo delimita Via Croce il secondo contraddistingue la capezzagna che perimetra in parte il fondo agricolo; un filare di cipressi che delinea Via Monte; le balze naturali di diverse dimensioni che contraddistinguono la collina; tre ampi terrazzamenti naturali situati tra Via Croce e la collina che degradano dalla quota della strada nel punto di intersezione tra Via Croce e Via Monte fino a valle della collina. Si evidenzia infine come l’intera collina e i tre ampi terrazzamenti versano allo stato attuale in completo abbandono.
Analizzando le caratteristiche attuali dello stato dei luoghi dal punto di vista dell’assetto paesaggistico, insediativo e infrastrutturale sono state fatte alcune considerazioni e sono emerse alcune criticità:
una parte della proprietà (Area residenziale di completamento), che possiamo definire più propriamente una “cerniera”, tra l’edificato di Colà e la campagna collinare che si affaccia verso il lago di Garda, insiste un edificio pericolante di scarso valore architettonico e costruito, per buona parte, nel dopoguerra. Tale fabbricato, non più funzionale alla conduzione del fondo agricolo di un tempo, si trova in uno stato di degrado e nulla ha in comune con i misurati manufatti tipici della campagna di queste zone;
l’intera area oggetto d’intervento, situata a confine dell’abitato di Colà, si trova attualmente in uno stato di completo abbandono in quanto ha perso la sua originale vocazione agricola;
la proprietà è delimitata su Via Monte da un imponente muro controterra in calcestruzzo armato che rimanendo completamente a vista impatta fortemente sulla percezione del paesaggio;
la parte di Via Croce in corrispondenza della proprietà è mancante di un marciapiede pedonale, di conseguenza tale omissione provoca una discontinuità di collegamento tra la zona nord e sud dell’abitato di Colà. Le passeggiate lungo tale Via, dove si possono ammirare scorci di valore paesaggistico e scenografico sulla campagna circostante, vengono fatte solamente dai più arditi che accettano di camminare sulla sede stradale.
Il progetto del P.U.A. proposto ha la finalità di riqualificare questa particolare area a confine dell’abitato integrando il progetto privato con la sistemazione urbanistica-infrastrutturale della zona, in particolare l’intervento prevede:
la realizzazione di un parcheggio sulle due balze naturali poste tra la collina e Via Croce;
la realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale lungo Via Croce per collegare e rendere più fruibile l’abitato di Colà;
la realizzazione di alcuni posti auto a lato di Via Monte e l’allargamento della sede stradale stessa che attualmente risulta difficilmente percorribile a doppio senso di marcia;
la costruzione di un fabbricato di tipo residenziale. Si richiede l’attuazione dell’area residenziale mediante un P.U.A. in modo tale da poter proporre un’architettura in sintonia con la tipologia architettonica/formale/volumetrica del tessuto storico di Colà e non concentrare così tutto il volume disponibile su una superficie limitata.
Il proposito del progetto è quello di ricomporre le funzioni del nuovo insediamento congiuntamente con quelle delle infrastrutture rispettando la morfologia ambientale del luogo e le presenze vegetali che costituiscono il carattere pregiato di questo luogo. L’idea che è alla base dell’intervento è quella di salvaguardare gli elementi naturali – ambientali consolidati nel territorio e che contraddistinguono il paesaggio come i filari di cipressi e ulivi, le balze e i terrazzamenti e l’andamento orografico del terreno.
La filosofia che sta alla base dell’intero progetto è quella che l’intervento nella sua globalità non vada a compromettere la lettura del paesaggio e che gli scorci sullo stesso non vengano compromessi dal costruito ma al contrario che il progetto stesso vada ad integrarsi e diventi parte integrante del sistema ambientale e paesaggistico.
Il progetto studiato si traduce nella realizzazione di una tipologia costruttiva “a borgo” composto da più corpi di fabbrica che seguono l’andamento altimetrico della collina e che a loro volta si sviluppano su due e, alcune porzioni, su tre piani.
Per riuscire a studiare e a gestire al meglio l’intervento alle varie scale si è deciso volontariamente, già in questa fase preliminare, di dettagliare il più possibile il progetto, dalla composizione plani-volumetrica, sino ai prospetti, ai materiali e ai cromatismi.
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