Il fabbricato posto nelle immediate vicinanze dell’abitato storico di Legnago deriva dalla riqualificazione di un’area in passato artigianale e caduta in disuso da svariati anni; l’intervento oltre che all’edificazione di un nuovo fabbricato ha permesso la riqualificazione di un’area urbana.
L’idea che ha generato poi il progetto è stata quella di concepire un manufatto che fosse una rivisitazione in chiave moderna dei palazzi sei-settecenteschi presenti nei centri storici delle nostre città.
Il nuovo volume viene inserito nel costruito con proporzioni tali da mediare tra le imponenti volumetrie presenti nella parte posteriore del lotto e le misurate case prospicienti il perimetro. Il prospetto principale che si affaccia su via Gaetano Martino è scandito da pieni e vuoti con tre parti piene separate da due logge pilastrate; l’edificio è volumetricamente simmetrico rispetto all’asse centrale del corpo principale. La composizione del prospetto è anch’essa tripartita secondo le antiche tradizioni: bugnato nella parte di basamento, intonaco nella parte finestrata intermedia, cornice nella parte superiore (attacco a cielo).
Nel corpo principale vengono incastonati dei misurati balconi di colore rosso che diventano ornato della facciata; posteriormente l’edificio degrada a diversi livelli mediante delle terrazze che garantiscono ampi spazi scoperti ai fruitori.
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