Restauro

Villa Pompei

Luogo

Legnago (Vr)

Periodo

2007-2009

Superfice coperta

265 mq

Volumetria

3.265 mc

Restauro

Villa Pompei

Il progetto propone il restauro dell’edificio padronale di “Villa Pompei” a Vangadizza di Legnago con l’obiettivo di mantenere il più possibile la struttura originaria nella sua grande caratterizzazione tipologica e d’immagine. Tale intervento si inserisce in un progetto più grande che prevede la realizzazione di una R.S.A. – Residenza Sanitaria Assistenziale – e la riqualificazione del contesto territoriale e degli insediamenti di interesse storico e culturale fornendo al contempo dei servizi rivolti in particolare agli anziani e ai portatori di handicap.

Villa Pompei è uno degli edifici più rappresentativi delle Ville del Legnaghese. Colpisce l’alta e slanciata torre, posta a lato della villa, che si differenzia dall’imponente edificio che rappresentava in passato l’unità abitativa. L’intero complesso, anche se sottoposto a modifiche successive, si può datare agli inizi del cinquecento.

Il progetto è stato elaborato secondo le direttive della Regione in materia di “standard organizzativi-gestionali e strutturali sulle RSA per anziani e persone non autosufficienti”.
Il tipo di intervento che si propone vuole essere il meno invasivo possibile compatibilmente con la nuova destinazione dell’immobile: si libererà il nucleo storico da tutte le strutture edilizie che nel tempo sono state costruite in aderenza all’edificio padronale, verrà ripristinato il bugnato nel portale centrale e nelle lesene. L’edificio sarà intonacato., il colore e il tipo che si pensa di utilizzare sarà a base di calce, coccio-pesto, ossidi e terre naturali.

Nel prospetto nord verrà riallargato il portale al piano terra, in quanto, come è già stato menzionato, è stato ristretto in un momento successivo, così come nel prospetto sud verrà riportata alle dimensioni originali l’apertura del sottotetto.

I serramenti in abete dipinto o in castagno avranno montanti e spessori ridotti al minimo; gli scuri verranno tolti in quanto aggiunti in epoca recente, l’oscuramento delle stanze avverrà tramite delle monachine interne.

Il tetto verrà smontato e ricostruito utilizzando gli elementi non degradati integrandoli con alcuni di nuovi che avranno le stesse caratteristiche di quelli sostituiti. Il tetto inoltre, per esigenze di isolamento, sarà ventilato ma con lo studio di una adeguata sezione manterrà lo stesso aspetto esteriore attuale.
Nelle finiture interne si riprenderanno i materiali e le tecniche del tempo: saranno eseguiti intonaci a base di calce; i pavimenti in cotto dove già esistono verranno restaurati, quelli nuovi saranno di dimensione, finitura e posa uguali a quelli restaurati. La travatura sarà dipinta con colore chiaro a base di calce (come concepito al tempo). Per non avere demolizioni sulle murature esistenti, l’impianto di riscaldamento, l’impianto elettrico e quello idraulico passeranno a pavimento. Le pareti dei bagni saranno in cartongesso per limitare al minimo i pesi che andranno a gravare sui solai esistenti.

ALTRI DATI DEL PROGETTO

Progetto preliminare

arch. Damiano Zerman con
arch. Lodovico Scodellari

Progetto definitivo

arch. Damiano Zerman con
arch. Lodovico Scodellari

Progetto esecutivo

arch. Damiano Zerman con
arch. Lodovico Scodellari

Direzione lavori

arch. Damiano Zerman con
arch. Lodovico Socdellari